Fabrizio Fattori, Pery, Meo, Corrado. E ancora Moustapha M’Bengue, Mozart, Rubens e Beppe Loda. Gli amanti della musica afro non hanno bisogno di ulteriori spiegazioni, perché questi sono i nomi che hanno reso grande questo genere in Italia e in Europa. Parliamo delle colonne portanti del Jamaè di Monteroberto, il locale che ha segnato la storia musicale della nostra regione, anzi di tutto il centro Italia. Il Jamaè oggi purtroppo non c’è più, ma non bisogna rimpiangerlo perché per una notte tornerà in vita al Miami Club di Monsano. Quando? Lunedì 31 ottobre, con il party Halloween Legend.
È un evento più unico che raro: tutti gli artisti del Jamaè nello stesso club, la stessa sera. La musica afro, vera protagonista di questa serata per intenditori, sarà selezionata dalle leggende di questo genere. In prima fila Fabrizio Fattori, al suo fianco le colonne portanti dell’afro music Pery, Meo e Corrado. Ma il Miami vuole stupire ancor di più e in sala privée spazio alle icone della musica funky Mozart, Rubens e Belle Loda. Scopriamoli meglio.
Fabrizio Fattori, classe 1959, nel 1976 era già al Papillon Club a far girare i primi dischi. Inizia a girovagare per l’Italia e all’estero e ad esibirsi nei locali più celebri. Il successo in campo discografico lo raggiunge nel 1986 con il brano Bara Hum Ba, tratto dall’album Appunti D’africa che nel giro di poco tempo scala sia le classifiche italiane che internazionali, imponendosi come espressione di un nuovo ritmo che affonda le sue radici nella tradizione ethno. Il resto è storia: icona del Jamaè e oggi del Mamamia di Senigallia. Se la musica afro ha un volto, quel volto è il suo. Meo, invece, all’anagrafe conosciuto come Daniele Mei, comincia a mixare nel 1977 a Bologna. A 15 anni va alla Baia degli Angeli e ne viene rapito, qualche anno dopo contribuisce alla nascita dello storico club Chicago e la discoteca in poco tempo richiama persone da tutta Italia. Nel 1983 Meo fa il suo primo ingresso alla Mecca e nel 1985 arriva il suo primo disco intitolato Fine corsa. Ma quello era solo l’inizio della sua ascesa. Acclamato dalle folle di tutta Italia e non solo, sono ancora vive nella memoria le sue “aperture”, ovvero i primi dischi della serata capaci di scaldare l’ambiente come nessun’altro. Poi c’è Pery: nasce musicalmente nel 1979 alla discoteca New York di Rimini e nel 1980 ha già l'opportunità di diventare il dj resident. In pochissimo tempo riesce a lasciare un'impronta importante. Nel 1981 apre ed imposta musicalmente il Melody Mecca di Rimini. Nella sua carriera riceve numerosi consensi che lo portano nella stagione 1983-84 ad esser riconosciuto e premiato come dj rivelazione in Italia. Dalla consolle riesce a trasmettere quello che, spesso, non gli riesce a parole. Dal 1999 entra al Jamaè e manda in delirio il pubblico. I suoi ritmi si riconoscono anche da mille chilometri di distanza. Infine lo special guest Corrado: dj, produttore e performer, è una vera e propria icona della scena alternativa italiana ed europea dagli anni Ottanta. Nella sua carriera ha suonato nei locali storici della penisola, per non parlare delle tantissime serate all'estero come al celebre Amnesia di Ibiza, ma anche in Germania e Stati Uniti. Celebre il suo eclettico stile musicale, un misto fra ritmi tribali, voci etniche e percussioni.
Ad arricchire ulteriormente la serata, il grande e inimitabile Mustapha M’Bengue, percussionista e vocalist che ha stregato negli anni gli amanti della musica afro, quella vera e genuina che richiama alla pace e alle good vibration.
Poi, come detto, in sala privée si alterneranno Mozart, Rubens e Beppe Loda.
Per l’occasione l’ingresso sarà vietato ai minori di 25 anni, in modo tale da garantire il massimo divertimento a tutti coloro che sono cresciuti ascoltando questa musica. Inoltre in omaggio per tutti la compilation ufficiale del Jamaè. Un regalo pazzesco che nessuno potrà permettersi di perdere.